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TusciaFood Diary, Episodio 4 – LAB

La Tuscia non finisce mai di sorprenderci, cari lettori Tuscialovers. È con questa tusciosa suggestione che apriamo le danze per un Tuscia Christmas che vuole voltare le spalle agli ultimi due anni in cui l’unica protagonista indiscussa è stata la distanza tra le persone. E si sa che in Tuscia baci e abbracci sono di moda (Tuscialovers, non confondetevi con il brand d’abbigliamento ideato in passato da due noti calciatori!). E se di qualità Made in Tuscia dobbiamo raccontare, le notifiche del nostro smart phone hanno un nome che assomiglia a un connubio foto-catatonico: Tuscialove+Alessandro Creta. Piombiamo immediately nel cuore pulsante della narrazione odierna, compagni di viaggio tusciosissimi. Il telefono vibra, modalità silenzioso per non essere indiscreti, lettura del nome autore del messaggio, nuvoletta con cuori e stelline sopra le nostre teste, sorrisetto tra lo stupefatto e l’esaltato e Ale scrive il nome tanto atteso: Lab-Laboratorio del gusto.

Sensazioni istantanee, quelle di pura pancia: scioglimento veloce delle papille gustative, scarica di dopamina (il nostro doping è differente), tremiti da food addicted, Tuscialove che pompa a mille.

Appuntamento a piazza del Teatro, Viterbo, orario aperitivo. Il tempo è di quelli tipici del mese natalizio: freddo, pioggia e sprazzi di sole e luce che sembra di stare su un set di un film californiano. Qui ci vuole seriamente una full immersion nel pazzesco mondo dei cocktail viterbesi. Urge riscaldare il corpo e soddisfare quella voglia incontenibile di fare festa che ti assale quando ti avvicini al Lab.

Con Ale entriamo nella Mecca della qualità viterbese e subito siamo invasi da un senso di stupore misto a eccitazione. Tuscialovers, non avete idea di cosa sia il Lab. Dall’arredamento alla postazione bar, passando alla cantina di vini, bollicine e liquori qui si vive il sogno tuscioso. I ragazzi del Lab ci vengono incontro con la loro ineguagliabile euforia, cifra distintiva del locale e che ritroverete nei loro cocktail e nella loro cucina. “Living together” è uno slogan che si addice all’esperienza di oggi, proprio come cantava il mitico Lucio Dalla nella sua indimenticabile “Attenti al lupo”.

D’altronde, è insieme che si creano i progetti di maggior successo, giusto Tuscialovers? I ragazzi del Lab ne sono un’espressione massima e tutta questa sinergia si ritrova nel loro modus operandi.

Tuttavia, è giunto il momento di rompere gli indugi e di portarvi con noi fin dentro le viscere del pianeta Lab, costituito di mix potenti, graffianti come un groove di batteria rockettaro, una cucina che ti da del tu al primo assaggio e ti lascia sgomento. Ci sediamo al bancone e ci lasciamo corteggiare dalla simpatia e la maestria di Nico, barman dalla personalità scoppiettante e la battuta sempre pronta.

Importante nota di curiosità: il Lab si è posizionato ottavo tra i bar rivelazione d’Italia “Bar Awards 2022”. Dopo questa, chi non viene qui è ufficialmente un boomer, Tuscialovers! E voi, lo sappiamo bene, non siete affatto dei boomer. Oh, boomer, senza offesa ci mancherebbe altro.

Dai dai dai che siamo carichi! Pronti? Si parte, Tuscialovers!

Nico comincia lo show e noi ancor prima di iniziare a testare il sapore delle sue creazioni siamo già ubriachi. Ma che mosse fa? Sì, è il super sayan dei barman! Altro che Manhattan. Lo diciamo veloce, tutto d’un fiato perché la mixology di Nico è il rush finale di una cavalcata ciclistica alle porte del traguardo finale: tusciosamente frenetica e emozionante.

Serie di cocktail assaggiati e da non perdere quando raggiungerete i ragazzi del Lab:

  • Negroni del Lab
  • Bloody Mary
  • Spritz

Descrizione degli stati d’animo.

Al Negroni ti senti arrivare un sentore di onnipotenza del gusto data dalla sua compattezza. Aprite bene le orecchie, Tuscialovers, perché la composizione di questo Negroni ha dell’incredibile. È un drink invecchiato in botte di un anno con base di “Point five gin” (lo producono loro, nella persona di Michele, altra anima fondante il successo del Lab), vermouth rosso e bitter fusetti. Il tutto viene fatto invecchiare con castagne e cacao. Tuscialovers, la maestosità di questo cocktail è anche nella sua presentazione: lo berrete con una castagna cotta a bassa temperatura con semi di finocchio. Una volta bevuto capirete perché quel simpaticone di Nico vi esclama “Enjoy” quando ve lo serve.

È la via dei piaceri più intensi al Lab

Il Bloody Mary è una rivisitazione in cui Nico ci spiega che la base è fatta da mezcal, pomodoro del piennolo e mandarino. Questo cocktail rappresenta un unicum tanto che lo potete bere solo qui, Tuscialovers golosoni! Gusto intenso, educato, affascinante come un appuntamento al buio ben riuscito. In breve, per dirla alla Nico:” Move your bloody Mary”!

La degustazione termina con l’intramontabile Spritz. Voi vi starete chiedendo cosa ha di speciale un banale spritz… sgomberiamo il tavolo dai vostri dubbi! È l’equilibrio degli ingredienti a fare la differenza. Un equilibrio non facile da trovare, mai scontato, che fa da contraltare alla semplicità di uno dei cocktail più amati dello stivale se non del mondo.

Stop! Non ci siamo mica dimenticati che vi abbiamo menzionato anche la cucina di questi ragazzi dalle mille sorprese. Ci siamo, Tuscialovers! Si mangia.

Il menù che ci aspetta ha un leit motiv super chiaro: tapas. E se il latin mood chiama noi rispondiamo presenti!
Con Ale cominciamo a percepire la bontà dei piatti ancor prima che arrivino ed è subito ShowTime.

Sequela di tapas tusciose per voi:

  • Alici del mar cantabrico con burro della Normandia
  • Patate e salsa yoti
  • Polpettine al pomodoro
  • Crocchetta e mantecato al baccalà
  • Supplì
  • Pizzottella mortadella e stracciatella
  • Peperone del piquillo
  • Ricottina infornata

E vamos a ganar, Tuscialovers! In Spagna se le sognano tapas così. Soprattutto, servite con l’entusiasmo dei ragazzi del Lab che chiudono la food challenge con il grido di Nico: ”Non andate dal cinese!

Arrivati alla fine, siamo assuefatti dall’euforia perché il Lab è capace di trasmetterla dal primo secondo in cui entri. Questa esperienza è difficile da quantificare sotto il profilo di quantità di Tuscialove che regala; a Viterbo esiste un locale che unisce mondi, scardina confini e ti fa sentire al centro del mondo. Food and beverage che sanno sorprendere e siamo convinti che una volta provato anche voi lo metterete nella vostra lista delle tappe fisse.

No, ancora! Ale si prende una bottiglia di point five gin! Ormai lo seguiamo con gli occhi pedissequamente il nostro amato Ale. Però, questa volta lo imitiamo e anche noi ce ne andiamo con una bottiglia di champagne dal livello totale. Coccolati, amati ed estasiati ce ne torniamo a Piazza del Teatro e con l’abbraccio consueto ritorniamo a casa con l’anima piena di Tuscia. Che bella consuetudine questi viaggi nelle cucine più eccitanti della Tuscia.

See you next time, Tuscialovers.

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